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lunedì 22 dicembre 2014
venerdì 19 dicembre 2014
Natale
Che cos'è per te Natale? Te lo sei mai chiesto? Ascoltandoti che cosa ti suscita? Che emozione senti?
In ogni parte del mondo il 25 dicembre si festeggia il Natale e il suo significato ha origini storiche e molto antiche. Letteralmente natale significa "nascita", anticamente veniva celebrato il Dies Natalis Solis Invicti
("Giorno di nascita del Sole Invitto"), nel momento
dell'anno in cui la durata del giorno iniziava ad aumentare dopo il solstizio
d'inverno: la "rinascita" del sole. Il termine solstizio viene dal
latino solstitium, che significa letteralmente "sole fermo" (da sol,
"sole", e sistere, "stare fermo"). All'origine quindi la festa era considerata pagana, molto sentita dagli antichi romani, successivamente la chiesa scelse la data del 25 dicembre come giorno di nascita del Cristo.
A tale tradizione quindi la celebrazione del Natale ha
voluto collegarsi per indicare l’avvento della Luce del Mondo, che giunge a
squarciare le Tenebre. È il Bambino, che venendo al mondo, inaugura una nuova
vita, e porta la Luce a tutti gli uomini.
Nel nostro mondo è l'inverno, rappresentato dal raccoglimento, interiorità, introspezione, riposo, saggezza, doni umani atti alla preparazione del nuovo che verrà.
In ogni caso nell'emisfero nord della Terra tra il 22 e il 24 dicembre il sole sembra
fermarsi in cielo (fenomeno tanto più evidente quanto più ci si avvicina
all’equatore). In termini astronomici, in quel periodo il sole inverte il
proprio moto nel senso della "declinazione", cioè raggiunge il punto di
massima distanza dal piano equatoriale. Il buio della notte raggiunge la
massima estensione e la luce del giorno la minima. Si verificano cioè la notte
più lunga e il dì più corto dell’anno. Subito dopo il solstizio, la luce del
giorno torna gradatamente ad aumentare e il buio della notte a ridursi fino al
solstizio d’estate, in giugno, quando avremo il giorno più lungo dell’anno e la
notte più corta. Il giorno del solstizio cade generalmente il 21, ma per
l’inversione apparente del moto solare diventa visibile il terzo/quarto giorno
successivo. Il sole, quindi, nel solstizio d’inverno giunge nella sua fase più
debole quanto a luce e calore, pare precipitare nell’oscurità, ma poi ritorna
vitale e "invincibile" sulle stesse tenebre. E proprio il 25 dicembre
sembra rinascere, ha cioè un nuovo "Natale". Questa interpretazione
"astronomica" può spiegare perché il 25 dicembre sia una data
celebrativa presente in culture e paesi così distanti tra loro. Tutto parte da
una osservazione attenta del comportamento dei pianeti e del sole, e gli
antichi, per quanto possa apparire sorprendente, conoscevano bene gli strumenti
che permettevano loro di osservare e descrivere movimenti e comportamenti degli
astri.
Da Wikipedia
domenica 23 novembre 2014
Ricetta del Perdono
Se vogliamo fare esperienza di relazioni amorevoli e che durino tutta la vita, abbiamo bisogno di essere capaci di lasciar andare rancori, ostilità e rabbia. Questi sentimenti ci mantengono impantanati nel passato e appesantiti di sofferenza emotiva.
In fin dei conti il perdono è un regalo che facciamo a noi stessi. E' un atto di grazia che ripristina la memoria dell' integrità.
E' importante ricordare che perdonare è diverso dall'assolvere un'azione che abbia creato sofferenza a noi o ad altri. Relazioni sane richiedono confini sani e sono una parte importante dell'amare e onorare noi stessi come chiunque altro.
Possiamo praticare il perdono anche quando abbiamo scelto di interrompere una relazione a causa di un comportamento inaccettabile. Talvolta dobbiamo perdonare qualcuno diverse volte prima che finalmente ci siamo liberati di tutte le scorie emozionali del passato.
Quando avremo compiuto i passi necessari a ripristinare la pace nei nostri cuori, sentiremo un cambiamento sottile. Ci sentiremo più leggeri dato che stiamo ampliando la nostra capacità di sentire amore, compassione e risanamento.
7 PASSI per PERDONARE SE STESSI (o chiunque altro)
1. PRENDI la RESPONSABILITA’
Dì a te stesso che non incolperai più qualcuno per l'azione.
2. PROVA la SENSAZIONE
Richiama alla memoria com’è stata la sensazione
fisica di quell’evento. Sentila nel corpo.
3. ETICHETTA
Definisci l’emozione che corrisponde a quella
sensazione. Era rabbia? Paura? Tristezza?
4. ESPRIMI
Butta giù per scritto cosa è accaduto in
quell’evento, in prima persona. Poi scrivilo dal
punto di vista dell’altra persona. Infine riscrivilo
dal punto di vista oggettivo di una terza persona.
5. CONDIVIDI
Cerca la persona più vicina a te oppure una
persona in cui hai fiducia e condividi la tua storia.
6. LIBERATI
Strappa ( o brucia) quel foglio di carta.
7.FESTEGGIA
Mettiti in piedi e fai festa: potresti inventare una
piccola danza di liberazione.
da relazioni miracolose di
Deepak Chopra
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