mercoledì 31 ottobre 2012




La legge del dare

L'universo si basa su uno scambio dinamico....Il dare e il ricevere rappresentano due aspetti del suo flusso energetico.



Con la disponibilità a donare ciò che ricerchiamo, assicuriamo alla nostra Esistenza l'abbonzanza dell'universo.






La seconda legge spirituale del successo è la legge del Dare che potrebbe anche essere definita legge del Dare e dell'Avere, poichè l'universo si basa su uno scambio dinamico. Niente è statico. Il corpo dell'uomo effettua uno scambio dinamico e continuo con quello dell'universo; la mente umana interagisce in maniera dinamica con quella del cosmo; l'energia umana è l'espressione dell'energia cosmica.
Il flusso della vita non è altro che l'interazione armoniosa di tutti gli elementi e di tutte le forze strutturali dell'esistenza. Nella vita del singolo individuo tale interazione costituisce la base della legge del Dare. Poichè il corpo e la mente hanno uno scambio continuo e dinamico con l'universo, ostacolare la circolazione dell'energia universale  equivale ad ostacolare quella del sangue. Ogni qualvolta il sangue cessa di fluire, inizia a rapprendersi, a coagulare, a stagnare; questa è la ragione per cui dovete ricevere, ma anche dare, se volete che la ricchezza e l'abbondanza - o qualsiasi cosa desideriate - continuino a caratterizzare la vostra vita.


Ogni relazione si fonda su di uno scambio reciproco; il dare ingenera l'avere e viceversa; quello che ci viene dato deve essere restituito; quello che esce deve ritornare. Infatti dare equivale a ricevere, poichè sia il dare che il ricevere rappresentano due diversi aspetti del flusso energetico universale. Ostacolare il fluire di uno dei due processi implica interferire con l'intelligenza della natura.
Quanto più donate, più ricevete, perchè in questo modo l'abbondanza dell'universo continuerà a circolare nella vostra vita. In effetti,  tutto quello che ha valore si moltiplica soltanto se viene donato; ciò che non si moltiplica attraverso lo scambio non merita nè di essere donato, nè di essere ricevuto. L'intenzione all'origine del dare e dall'avere è estremamente importante: essa dovrebbe mirare sempre a rendere felice sia colui che dona sia colui che riceve, poichè la felicità è sostegno e aiuto nella vita e perciò fonte di incremento.
Come un fiume, anche il denaro deve fluire continuamente, per evitare di ristagnare, di impaludarsi, di sopprimere e di soffocare la sua forza vitale; se ne blocchiamo la circolazione non faremo altro che ostacolarne il rifluire nella nostra vita.
Attuare la legge del dare è in realtà molto semplice: se desiderate la gioia, portatela agli altri; se cercate l'amore, imparate ad offrirlo; se volete essere considerati ed apprezzati, imparate a considerare ed apprezzare gli altri; se ambite alla ricchezza materiale, aiutate gli altri ad ottenerla.
In realtà il sistema più semplice per avere ciò che si desidera consiste nell'aiutare gli altri ad avere quello che desiderano.


Deepak Chopra

da " Le sette leggi spirituali del successo."


 
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martedì 30 ottobre 2012




L'origine di tutta la creazione è la pura coscienza .... la potenzialità pura, il non manifesto che tende a trasformarsi in manifesto. Quando l'uomo comprende che il Sè è fatto di potenzialità pura, egli entra in sintonia con la forza che rende manifesta ogni cosa nell'universo.
La coscienza pura è la sua essenza spirituale. Essere infiniti e liberi significa anche provare una gioia pura.
La conoscenza pura, il silenzio infinito, l'equilibrio perfetto, l'invincibilità, la semplicità e la felicità assoluta rappresentano altri attributi della coscienza.
La scoperta dell'essenza della vostra natura e la vera conoscenza di voi stessi rappresentano di per sè la capacità di realizzare qualsiasi sogno, perchè voi siete l'eterna possibilità, il potenziale incommensurabile del passato, del presente e del futuro.
La legge della Potenzialità Pura potrebbe parimenti essere definita la legge dell'Unità: alla base delle infinite e svariate forme di vita sussiste infatti l'unità di uno spirito onnipresente. Non c'è separazione tra l'uomo e tale campo energetico, poichè il campo della potenzialità pura è il vostro Sè: quanto più vivete la vostra vera natura, tanto più vi avvicinate al campo della potenzialità pura.
L'esperienza del Sè implica prendere come punto di riferimento il proprio spirito e non gli oggetti delle nostre esperienze. Il contrario è il riferimento esterno, in base al quale subiamo sempre l'influenza degli oggetti posti al di fuori del Sè, tra cui le situazioni, le circostanze, le persone e le cose. Il riferimento esterno porta alla ricerca costante dell'approvazione altrui; in tal caso il nostro modo di pensare e il nostro comportamento si esprimono sempre in funzione di una risposta, e conseguentemente, si fondano sulla paura.
Il riferimento esterno, inoltre, fa nascere in noi un forte bisogno di controllare le cose, di esercitare un potere sull'ambiente circostante: il bisogno di approvazione, di controllo e di potere esterno sono in realtà dettati dalla paura. Tale genere di potere non deriva dalla potenzialità pura, o dal Sè. L'esperienza del potere che deriva dal Sè, infatti, esclude il timore, il bisogno compulsivo di controllare ogni cosa e la lotta per ottenere l'approvazione e il potere esterni.
Il vero Sè, che è il vostro spirito, la vostra anima, è invece completamente estraneo, è infatti immune nei confronti della critica, non teme nessuna sfida e  non si sente inferiore a nessuno. Nel contempo è umile e non nutre sentimenti di superiorità nei confronti di nessuno, perchè riconosce che ogni altro soggetto è un'espressione del Sè, dello stesso spirito in forme diverse. 

da "Le setti leggi spirituali del successo"
      
           Deepak Chopra 

All'Inizio non c'era Esistenza
Nè non Esistenza, Il Mondo
era solo Energia non manifestata
Lo Spirito alitò, senza alito,

mediante il suo potere
Niente altro esisteva




Inno della Creazione  Rig Veda





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sabato 13 ottobre 2012

Energie e Frequenze della mente



Il nostro cervello è diviso in due emisferi: l'emisfero destro, che si riflette  sul lato sinistro del corpo, regola il pensiero astratto, intuitivo, creativo e immaginativo; mentre l'emisfero sinistro agisce sul pensiero razionale, analitico e logico, e governa il lato destro del corpo.
L'armonia fra i due emisferi è fondamentale sia per l'apprendimento che per l'attivazione delle piene potenzialità del cervello. Le attività che stimolano e sviluppano le qualità di ciacun lato del cervello in realtà esercitano la mente e la mantengono in uno stato di sano equilibrio e maggior lucidità.
I migliori risultati nella creazione dei due emisferi si avranno ascoltando i suoni della natura e alternando l'ascolto dall'orecchio sinistro a quello destro e viceversa.
La mente viene suddivisa tradizionalmente in tre principali aree di funzionamento: conscio, subconscio e inconscio. La mente conscia è associata al sè primario, consapevole e pensante, cioè quella versione che dirige il programma, pianta i semi e pilota gli intenti nella realtà tridemensionale. La mente subconscia, esegue gli ordini della mente conscia e, come un'enorme banca dati, contiene, strato su strato, l'intera memoria. Essa serve come prezioso deposito di conoscenza di collegamenti e ricordi multidimensionali che, viaggiando come impulsi elettromagnetici, provengono da tempi che sono oltre questo tempo.
La mente inconscia, è il profondo radar interiore individuale che raccoglie un'ampia e ricca base di conoscenze maturate nell'esplorazione spirituale di livelli cosmici più profondi.



L'attività cerebrale è un riflesso dello stato mentale di una persona e si può misurare con un elettroencefalografo. La lettura dell'elettroencefalogramma registra il numero di cicli al secondo delle onde cerebrali, evidenziando quelle particolari frequenze d'onda e le ripetizioni delle stesse che caratterizzano la tipologia del pensiero emesso. La frequenza è la velocità a cui avviene l'attività elettrica e determina i vari livelli di attività delle onde cerebrali: beta, alfa, theta e delta.
Le onde beta sono associate all'operatività della mente conscia e sono indicative di un normale stato di veglia; esse hanno il più alto numero di cicli al secondo. Le onde alfa sono più lente e fanno da ponte che collega le alte frequenze della mente conscia e le più basse vibrazioni delle onde theta e delta. Lo stato alfa è facilmente accessibile attraverso la visualizzazione e il rilassamento. Oltre lo stato alfa c'è lo stato theta, dove frequenze ancora più lente indicano l'attività della mente subconscia. Al di sotto delle onde theta ci sono le lentissime onde delta, che rivelano l'attività della mente inconscia: uno stato dove risiedono profonde connessioni psichiche che trascendono il tempo lineare. Nello stato delta i sensori della realtà son ben sintonizzati, tuttavia questa frequenza indica uno stato di sonno profondo con la mente inconscia che funziona a pieno regime. E' la mente inconscia che è collegata alle memorie della mente cosmica, e la mente cosmica si attiva quando tutti i tracciati delle onde beta, theta e delta sono simultaneamente presenti.

da "La via del risveglio planetario" di Barbara Marciniak






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